3 Maggio si celebra la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa – World Press Freedom Day

 

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite  ha dichiarato il 3 maggio come Giornata mondiale della libertà di stampa (World Press Freedom Day), per sensibilizzare l’importanza della libertà di stampa e ricordare ai governi il loro dovere di rispettare e sostenere il diritto alla libertà Espressione sancita dall’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e che annuncia l’anniversario della Dichiarazione di Windhoek, una dichiarazione dei principi di stampa liberi messi insieme dai giornalisti africani del giornale nel 1991.

L’UNESCO annuncia ogni anno la Giornata mondiale della libertà di stampa riunendo in conferenze,  professionisti dei media, le organizzazioni di libertà di stampa e le agenzie delle Nazioni Unite.

Ogni conferenza è incentrata su un tema legato alla libertà di stampa. Il tema del 2017: “Menti critiche per i tempi critici: ruolo del Media nel promuovere società pacifiche, giuste e inclusive” – “Critical Minds for Critical Times: Media’s role in advancing peaceful, just and inclusive societies”.

Alcuni temi degli scorsi anni:

Tema 2016: “World Press Freedom Day 2016. Access to Information and Fundamental Freedoms: This Is Your Right!”;

Tema 2015: “Let Journalism Thrive! Towards Better Reporting, Gender Equality, and Safety in the Digital Age”.

Tema 2014: “Media Freedom for a Better Future: Shaping the post-2015 Development Agenda”;

Tema 2013: “Safe to Speak: Securing Freedom of Expression in All Media”;

Tema 2012: “New Voices: Media Freedom Helping to Transform Societies”.

Inoltre, l UNESCO, in questo giorno, conferisce il premio “Guillermo Cano World Press Freedom” ad un individuo, organizzazione o istituzione meritevole che ha contribuito in modo significativo alla difesa e / o alla promozione della libertà di stampa in tutto il mondo, soprattutto quando questo è stato raggiunto di fronte a un pericolo.

Quest’anno il Premio Guillermo Cano 2017 a Dawit Isaak, da 15 anni in carcere per aver difeso la libertà di stampa.

Il Premio è un tributo a Guillermo Cano Isaza, giornalista colombiano assassinato davanti agli uffici del suo quotidiano El Espectador, a Bogotá, il 17 dicembre 1986. I suoi articoli offesero i potenti baroni della droga colombiana.

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