Gioco d’azzardo e Ludopatia

 

 

Gioco d’azzardo e Ludopatia

La nostra società è sempre più soggetta a nuove forme di disagio tra cui rientra la ludopatia, un disturbo del comportamento definito anche gioco d’azzardo patologico. Si tratta di una vera e propria patologia di tipo ossessivo compulsivo, tanto che il Servizio sanitario nazionale l’ha inserita tra i livelli essenziali di assistenza           ( ovvero tra le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di ticket ).

Questa malattia è sempre più diffusa tra giovanissimi, tanto da spingere molti dirigenti scolastici ad organizzare incontri sul tema per sensibilizzare i ragazzi ed evitare loro di cadere alla tentazione di facili guadagni che vengono poi pagati a caro prezzo. I soggetti affetti da questo disturbo non riescono a controllare l‘impulso di giocare d’azzardo, nonostante mantengano la consapevolezza che questo genere di azioni porti a distruggere l’individuo non solo dal punto di vista finanziario ma anche a livello dei rapporti lavorativi e interpersonali.

A determinare l’insorgenza della ludopatia sembrano esserci fattori ambientali ma anche genetici, anche se le reali cause scatenanti rimangono ignote rendendo urgente effettuare ulteriori studi dimostrativi. La psico-terapia è fondamentale per consentire alla persona affetta dal disturbo di uscire dal tunnel e spesso si rende necessaria la partecipazione di un familiare; i terapeuti spesso sottopongono il paziente ad una esposizione controllata allo stimolo al gioco che ha come obiettivo il raggiungimento della consapevolezza che le possibilità di vincita sono davvero ridotte. Nei casi più gravi si rende necessaria  una terapia farmacologica con somministrazione di antidepressivi o di stabilizzatori dell’umore. L’invito è a non sottovalure la condizione di disagio di questi soggetti e a rivolgersi a degli specialisti.

 

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