Quando le conserve mettono a rischio la nostra vita

 

Il botulismo é una grave forma di intossicazione alimentare determinata dalla ingestione della tossina prodotta da un batterio: clostridium botulinum che si sviluppa in assenza di ossigeno e a temperature di circa 25 °, per cui non c’è nessuna possibilità che possa soppravvivere all’interno del nostro organismo. Il danno, in realtà, è provocato dalla tossina che viene assorbita dalla mucosa digestiva.

Un alimento contaminato dal microorganismo non subisce alterazioni molto evidenti ma assume un caratteristico odore di rancido.

Il botulismo, a differenza delle intossicazioni alimentari non provoca dolori addominali, i sintomi invece sono la paralisi dei muscoli oculari con strabismo, visione sdoppiata, disidratazione della pupilla, difficoltà ad inghiottire ed a parlare, stanchezza. La conseguenza di questa intossicaione è il decesso causato dall‘impossibilità di respirazione e dal blocco delle funzioni cardiache.

L’intossicazione da tossina botulinica è di norma dovuta ad una cattiva preparazione e conservazione degli alimenti, in particolare delle conserve casalinghe (ad esempio fagioli, spinaci, piselli ma anche carne e pesce in scatola ed insaccati). Quando si vogliono conservare ortaggi non acidi è buona norma sbollentarli nell’aceto; le conserve “a rischio”  vanno comunque sterilizzate a 100° perchè in tal modo si impedisce alle spore eventualmente presenti di produrre tossine.

Quando si preparano le conserve è fondamentale curare al massimo l’igiene personale oltre quella dei contenitori, delle attrezzature e dell’ambiente di lavoro.

Se avete dubbi su una conserva appena aperta potete far bollire la preparazione per almeno 15 minuti perchè a 100° la tossina diviene inattiva, inoltre gli alimenti andranno consumati caldi e per intero.

 

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