LOTTA ALLA VIOLENZA DOMESTICA E DI GENERE
LOTTA ALLA VIOLENZA DOMESTICA E DI GENERE
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 29
28 Novembre 2018
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, mercoledì 28 novembre 2018, alle ore 13.37 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.
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LOTTA ALLA VIOLENZA DOMESTICA E DI GENERE
Modifiche al Codice di procedura penale: disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere (disegno di legge)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato un disegno di legge che apporta alcune modifiche al Codice di procedura penale, introducendo nuove disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
L’obiettivo dell’intervento è di garantire maggiore tutela alle vittime di maltrattamento, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni, commesse in contesti famigliari o nell’ambito di relazioni di convivenza, assicurando la tempestività dell’adozione degli interventi cautelari o di prevenzione (cosiddetto “codice rosso antiviolenza”).
In sintesi, grazie a questo intervento normativo si consente di adottare provvedimenti “protettivi o di non avvicinamento” in tempi rapidi preservando la incolumità delle vittime di violenza.
Tra le novità: viene integrato l’art. 347 del Codice di procedura penale, prevedendo l’obbligo per la polizia giudiziaria di comunicare al pubblico ministero le notizie di reato relative anche ai delitti di maltrattamento, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate in quanto commesse in contesti famigliari o nell’ambito di relazioni di convivenza; viene introdotta una presunzione di urgenza per queste tipologie di reato per cui la polizia giudiziaria dovrà comunicare il fatto al p.m. “senza ritardo”; viene garantito il diritto della vittima di essere ascoltata entro 3 giorni; viene resa obbligatoria la formazione specifica per gli operatori di polizia, dell’arma dei carabinieri e del corpo di polizia penitenziaria affinché acquisiscano le cognizioni necessarie a trattare i casi di violenza domestica e di genere.
Fonte: Governo
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